Un aperitivo per scoprire come Vicari propone i suoi vini
Sentendo Vicari molto probabilmente il vostro pensiero corre subito al Lacrima di Morro d’ Alba. Siamo infatti a Morro d’Alba nelle Marche, originariamente unica località di produzione del Lacrima, ampliata ad oggi ad alcuni altri comuni limitrofi. Vicari è una famiglia storica di Morro d’ Alba ed è inevitabilmente legata a questo vitigno da cui produce vini, che spesso ritroviamo tra i premiati o nelle guide.
Una tradizione di famiglia
Come si legge entrando nel wine shop, subito sotto una splendida foto del Signor Nazzareno con i suoi figli Valentina e Vico. Insieme alla guida dell’ azienda agricola. La Famiglia Vicari, un tempo nota come “quelli del pozzo buono”. Perché al loro pozzo gli abitanti andavano ad attingere l’ acqua potabile. Quel pozzo che adesso, stilizzato, è il logo della cantina e in etichetta accompagna i nomi dei vini con la scritta “Del Pozzo Buono”.
Un legame con la tradizione che ha portato la famiglia a ricostruire l’ albero genealogico, arrivando fino ad un antenato vissuto nell’ ultimo decennio del Quattrocento. Il tutto suggellato dal libro “I Vicari – Momenti di vita di campagna a Morro d’ Alba – secoli XV-XXI”
Per capirne di più ho partecipato ad uno dei Venerdì in Terrazza.
Mi ero informata per la serata del 14 agosto, ma essendo sold out dopo qualche giorno ho prenotato per venerdì 28. Ultimo appuntamento della stagione. L’ ho scoperto la sera stessa, perché giustamente i giorni successivi sarebbero stati dedicati alla vendemmia.
La struttura della cantina è una realtà raccolta e molto curata nei dettagli. Complici anche i lavori per il nuovo giardino, completati proprio in questa estate 2020, il colpo d’ occhio è davvero piacevole e l’ atmosfera è molto rilassante.
Due le terrazze, vista vigneti e uliveti, da cui nascono i vini e l’ olio dell’ azienda.
La proposta di Vicari per il Venerdì in terrazza
Un aperitivo con degustazione di tre vini, incluso uno dolce, abbinati a tre assaggi culinari. In realtà è stata più una cena, perché il menù della serata prevedeva Lasagnetta ai frutti di mare, Cosa di rospo in porchetta e Crostata ai frutti rossi, a cui è stato aggiunto anche il ciambellone al cioccolato.
Lasagnetta in abbinamento con L’ Insolito del Pozzo Buono 2018, Verdicchio dei Castelli di Jesi. Coda di rospo invece con Lacrima Dasempre del Pozzo Buono 2019 o Verdicchio Riserva Classico Oltretempo del Pozzo Buono 2015. Essendo in due, scegliendone uno a testa, abbiamo avuto modo di provare entrambe le proposte di abbinamento.
A concludere Vino e Visciole del Pozzo Buono 2018, di cui Vicari è uno di due primi produttori storici. Non un vero e proprio vino, ma una bevanda aromatizzata, come dice il nome, a base di vino e visciole, frutto simile alle ciliegie.
Una breve spiegazione ha accompagnato ogni calice, ma c’era la massima disponibilità nel caso si volessero maggiori informazioni. A tal proposito faccio una parentesi. Quando mi è possibile scelgo di partecipare a questi momenti proposti dalle cantine per capire il loro approccio spontaneo anche in una situazione meno formale rispetto ad una visita con degustazione. Mi piace vedere l’ accoglienza e la comunicazione del vino a tutto tondo, non solo verso gli appassionati . Amo quando si crea un’ atmosfera distesa, ma allo stesso tempo si percepisce passione e disponibilità ad approfondire.
Come quando la serata si conclude con una veloce visita in cantina
Infatti, scesi nel wine shop per lasciare la nostra quota, quando il signor Nazzereno ha visto che nell’ attesa del nostro turno stavo scattando delle foto, si è subito preoccupato di accendere la luce della cantina e ci ha proposto di fare un giro.
Ecco, a questo mi riferisco. Certo, non sempre è possibile, perché a volte le situazioni che si creano possono essere più caotiche, ma, quando ci sono le premesse giuste, sono atteggiamenti che per me fanno la differenza. Che mi invogliano a tornare.
Tra l’ altro sapevo della possibilità di visitare la cantina, ma non l’ avrei chiesto, perché tanto prevedevo già un’ altra visita.
In conclusione abbiamo assaggiato anche l’ Acquavite di Visciole, un distillato prodotto con metodo discontinuo a bagnomaria a vapore, molto morbida e fruttata.
Sono passati pochi giorni, ma sono già curiosa di provare altri abbinamenti.
Stavolta la sorpresa sono stati i bianchi, perché già avevo modo di degustare il loro Lacrima di Morro D’ Alba e sapevo cosa aspettarmi, ma degustare i vini attraverso le proposte di abbinamento con il cibo pensate dall’ azienda stessa è sempre stimolante. Perciò sono pronta a scoprirne altre, anche perchè i menù delle serate prevedono un’ alternanza di carne e pesce.
Vi consiglio di seguire Vicari sui social per conoscere le date di questi appuntamenti , ma vi ricordo anche che sul loro sito è presente un’ intera sezione dedicata alle visite in cantina con degustazione nel caso voleste approfondire questa realtà marchigiana.
Una bella serata di fine estate, terminata con un arrivederci alla prossima occasione.
Se vi fa piacere, vi invito a leggere anche qualche altro racconto di serate piacevoli:
- DEGUSTAZIONE D’AUTORE- QUARTOPIANO RIMINI
- TRAMONTI IN CANTINA- CONVENTINO MONTECICCARDO
- IL NUOVO SORÉ DI FAMIGLIA COTARELLA
Intanto vi aspetto su Instagram, o se preferite su FB, in attesa di ritrovarvi per il prossimo articolo.
A presto
Lara