Prima edizione dell’evento altoatesino dedicato alle eccellenze del vino per connetterle con il mondo della ristorazione

“Wine connects people”. Da sempre il vino facilita aggregazione e condivisione. Gli organizzatori di Vinaltum, Danilo D’ambra, chef di mestiere e Raffaele Fischetti, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Trentino-Alto Adige sono partiti da questo concetto per creare Vinaltum. 

Un nuovo evento del vino, che si è tenuto il 26 e 27 maggio, pensato per far comunicare in maniera diretta vino, sommelier, enoappassionati e ristorazione. 

Vinaltum, “The excellence of wine cellars”

Vinaltum, dal latino vinum altum, vino elevato. Un forum delle eccellenze vitivinicole d’Italia ed estero, che si è tenuto in uno dei castelli di Appiano, Schloss Freudenstein. Una residenza signorile creata nel XIII secolo, trasformata nel tempo in un vero castello.

Oggi fiabesco hotel di lusso, proprietà di Karoline Fink e Peter Gostner, che hanno partecipato attivamente all’evento come padroni di casa. 

Un castello incantevole con una vista mozzafiato. Una location incredibile per un evento del vino, che però ha avuto qualche punto debole in questa prima edizione. Facilmente risolvibili per le prossime. Ingresso Vinaltum 2024 a Schloss Freundestein

Vista dalla terrazza Schloss FreundesteinCome vi avevo anticipato nell’articolo dedicato agli eventi del 2024 Vinaltum mi aveva colpita così tanto da organizzare qualche giorno ad Appiano.  

Ho partecipato all’evento domenica e al Big Bottle Party del lunedì sera, perciò oggi vi racconterò la mia esperienza come spesso capita quando prendo parte a manifestazioni enologiche interessanti.  

Le eccellenze del vino a Vinaltum

Partiamo subito dal cuore dell’evento. Il vino e le cantine. Fin da subito è stata proprio la lista degli espositori a colpirmi.

In realtà solo i produttori di una sezione, circa 90, erano presenti ai banchi d’assaggio. Quelli che rientravano nella prima parte dell’elenco come “Cantine che aderiscono alla prima edizione di Vinaltum (A-Z)”

Quelle del Consorzio Eppan Wine e dell’Associazione Spumanti Metodo Classico Alto Adige non erano presenti. I sommelier hanno gestito le degustazioni di alcune bottiglie rappresentative in due sale differenti.   Sala Associazione Metodo Classico Alto Adife Vinaltum 2024

Stessa cosa forse per le 36 cantine di Champagne, presenti grazie allo sponsor Thalerwine in una delle sale più affollate. Non era mio interesse concentrarmi sugli Champagne in quest’occasione, perciò ho saltato completamente quella zona e non posso dare questa informazione con certezza.  

Oltre alle degustazioni sono state organizzate delle masterclass di approfondimento, molte sui vini dell’Alto Adige, ma non solo. Per quanto io apprezzi sempre questi extra, impegnano molto tempo e quando ne ho poco a disposizione preferisco dedicarmi alle degustazioni.  

Le cantine di Vinaltum

Tantissimi i nomi conosciuti a partire dalle cantine più note come Berlucchi e Ca’ del Bosco, realtà che hanno un peso notevole nel mondo del vino e attraggono sempre gli appassionati, ma dove non mi soffermo per favorire nuove scoperte.

Altre già note da cui non mi sono fermata Speri, Feudi di San Gregorio, Ca’Maiol, Cantina Toblino, Terlano e Girlan. Ma anche San Patrignano, Velenosi e La Staffa tra Romagna e Marche. Ce ne sarebbero ancora tante altre da citare, per farvi un’idea potete dare un’occhiata alla lista.

Tra le aziende che già conoscevo, ma di cui ho degustato qualcosa Colterenzio con l’immancabile LR, Contini con la sua Vernaccia di Oristano riserva 1997, Man con i suoi spumanti e la new entry Riserva Nature. E ancora San Michele Appiano con il suo Appius 2019.

Forse colpa dell’assaggio veloce, non lo so, ma annate precedenti mi hanno toccata di più. Accanto San Leonardo, che aveva forse la postazione più insolita, vicino a un letto.  Degustazioni vini Vinaltum 2024 San Leonardo - postazione Vinaltum 2024 a Schloss Freundestein

Sempre un piacere ritrovare Letrari, Villa Corniole e Revì, che all’ottima proposta vino ha affiancato un nuovo progetto: il Vermuth Salvan’s. 

E Bosco dei Caprioli, che aveva la postazione nella sala affrescata con l’accesso sulla terrazza. Difficile da trovare, ma bellissima. Su questo discorso torneremo tra poco.   

Tra le cantine che ero felice di rincontrare Gianfranco Fino, presente solo con il Negroamaro Jo e, almeno domenica, la postazione è stata affidata a un sommelier.

Poi restando in Puglia, D’Araprì. Un piacere ritrovare Daniele (Rapini, figlio di uno dei tre fondatori dell’azienda) dopo averlo conosciuto in cantina nel 2019.Revì a Vinaltum 2024Bosco dei Caprioli a Vinaltum 2024 D'Araprì a Vinaltum 2024

Marco Buvoli a Vinaltum 2024Finalmente ho avuto una bella panoramica dei Metodo Classico di Marco Buvoli. Realtà molto conosciuta, che seguo da tempo e avevo saltato al Mercato FIVI, perché sempre assediata.  

Ammetto che non avevo mai degustato i vini della “regina del Gewürztraminer” Elena Walch. Ho colto l’occasione e sarà d’obbligo una visita in cantina la prossima volta che tornerò in zona.  

Ho avuto modo di provare anche Opale, il Vermentino di Sardegna Mesa, vino che mi era capitato di notare sui social, ma non avevo ancora provato.  Elena Walch a Vinaltum 2024

Rottensteiner a Vinaltum 2024Madonna delle Vittorie e Man a Vinaltum 2024Tra le scoperte interessanti di questo evento restando in Alto Adige Rottensteiner e, spostandoci di poco, in Trentino ad Arco sul lago, Madonna delle Vittorie, progetto di Distillerie Marzadro.  

E poi Van Volxem. Dal cuore della regione vinicola della Saar una proposta di Riesling che conquista!  

Tornando in Puglia Leonardo Pallotta, altra cantina di San Severo, presente anche al Party del lunedì con il suo Donna Clelia Riserva 2017.

Vino che ho preferito tra le magnum che ho trovato in degustazione. Un incontro casuale al banco d’assaggio D’Araprì, che si è trasformato in una bella scoperta.Van Volxem a Vinaltum 2024 Leonardo Pallotta a Vinaltum 2024

Location e organizzazione

Schloss Freudenstein è una cornice incredibile per un evento del vino. Circondato dal verde intenso dell’Alto Adige con i suoi spazi d’altri tempi crea un’atmosfera unica 

La nota dolente di questa edizione secondo me ha riguardato proprio gli spazi. Era difficile orientarsi. Solo la zona dedicata al Consorzio Eppan aveva un’indicazione ben visibile alla porta, le altre sale non avevano un nome e non c’erano indicazioni per spostarsi da una sala all’altra. Non bastava la mappa consegnata all’ingresso. 

Considerando che il castello è su più livelli, tra spazi interni/esterni e gradoni in pietra non è stato il massimo girare più e più volte per trovare la sala di proprio interesse.  Schloss Freundestein

Soprattutto volendo mantenere un giro di degustazioni piuttosto coerente.

In più con il calice e un portacalice fornito da uno degli sponsor, per nulla adatto alle dimensioni dei calici. 

Ovviamente dopo qualche giro ci si orienta, ma la prima parte del pomeriggio è stata più complicata di quello che non sarebbe stata con qualche semplice indicazione.  

Un disagio comune sia tra i visitatori sia tra i produttori, soprattutto nelle sale più difficili da raggiungere, che in diversi hanno dichiarato di non aver visto quasi nessuno per la prima parte dell’evento. 

Ricordiamoci che quella di fine maggio è stata la prima edizione di Vinaltum e come ogni prima volta ci sono sempre degli aggiustamenti da fare 

Considerazioni finali

Un altro consiglio che mi sentirei di dare è quello di uniformare il numero di vini in degustazione. C’erano produttori con un’ottima proposta e altri con solo uno o due vini.  

E di dare più informazioni generali sia sul sito sia sul profilo Instagram.  

Probabilmente qualcosa è cambiato nell’organizzazione di Vinaltum. La domenica doveva essere la giornata per tutti e il lunedì solo per il mondo della ristorazione. Compreso il party finale con solo formati Magnum, su invito.  

Al momento dell’acquisto dei biglietti invece erano disponibili entrambe le date.

E sul biglietto era indicato anche l’accesso al Big Bottle Party.

Dalle 21:00, poi anticipato alle 20:00 a fine giornata di degustazione. Infatti quando noi siamo arrivati poco dopo le 21:00 sembrava già un evento verso la conclusione.  Vinaltum a Schloss Freundestein

Nel complesso sono felice di aver scelto di partecipare, ma non mi ha lasciato la voglia di tornare l’anno prossimo. Per com’è stato in questa edizione 2024, se non si è della zona, è il classico evento a cui è bello partecipare una volta.

Noi poi siamo rimasti un paio di giorni, ma un evento nel fine settimana non è neanche il massimo per organizzare visite in cantina, perché molte aziende non fanno visite né il lunedì, né il martedì. E spesso gli orari disponibili delle poche che le fanno sono gli stessi. Infatti quando torneremo opteremo per giorni diversi.  

In ogni caso è stata una bella esperienza e saluto da qui chi ci ha dedicato del tempo. Produttrici, produttori e professionisti. 

Se anche voi avete partecipato a Vinaltum raccontatemi le vostre opinioni nei commenti.  Vista sala Spumanti Metodo Classico Alto Adige a Vinaltum

Invece per continuare insieme il viaggio nel mondo del vino, leggete anche: 

E vi ricordo che trovate una mia selezione degli eventi più interessanti dell’anno qui : 

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A presto  

Lara – In Vino Venustas

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