Un viaggio tra storia e vigneti della cultura enologica dell’Alto Adige nel Museo Provinciale del Vino di Caldaro
Prima di rientrare dai miei giorni in Alto Adige avevo previsto una tappa al Museo Provinciale del Vino di Caldaro. O Südtiroler Weinmuseum. Ne sentii parlare la prima volta durante una lezione del primo corso AIS e lo inserii subito nella lista dei musei del vino da visitare. La partecipazione a Vinaltum l’occasione per farlo.
Il Museo Provinciale del Vino di Caldaro
Inaugurato il 18 settembre 1955 fu il primo museo fondato in Alto Adige nel dopoguerra. Prima con sede a Castel Ringberg, a Pasqua 1988 fu trasferito nel pieno centro di Caldaro.
In via dell’Oro 1, dove si trova ancora oggi. In quella che fu la cantina Di Pauli, a due passi dal lago e vista lago. Tra vigneti e montagne.
Il Museo del Vino di Caldaro fa parte dei 10 musei provinciali altoatesini. Non è solo un museo inteso come luogo di esposizione, ma un viaggio sensoriale nel cuore della cultura enologica dell’Alto Adige.
Questo museo offre un’esperienza che unisce storia, volendo degustazioni e approfondimenti sui vigneti e i sistemi di allevamento a pergola, grazie al Percorso istruttivo esterno.
L’Alto Adige è una regione rinomata per la sua produzione vinicola di alta qualità. La sua storia ha origini nell’epoca romana e il vino è parte integrante della sua identità culturale.
Il Museo Provinciale del Vino di Caldaro racconta questa storia in tutti gli aspetti dalla produzione alla tradizione, con una panoramica che documenta l’evoluzione nel corso del tempo.
Il Museo Provinciale del Vino di Caldaro è aperto dal 1° aprile all’ 11 novembre, dal martedì al sabato, dalle 10:00 alle 17:00. Festivi esclusi.
Il costo del biglietto è di € 6,00, ma sono tante le agevolazioni, che potete trovare qui.
Da ricordare che si può accedere gratuitamente con la tessera WinePass, valida anche per i trasporti, fornita da molte strutture alberghiere.
E anche con le Museumcard, Museomobil Card e ICOM-Card.
La visita classica non prevede alcuna guida, nemmeno audio.
In cassa non vengono date informazioni, viene solo chiesta la città di provenienza per una sorta di rapida ricerca di mercato.
Però è possibile prenotare visite guidate per scolaresche o gruppi.
Il Museo Provinciale del Vino di Caldaro non si limita a raccontare la storia del vino, ma offre anche la possibilità di degustarlo.
La cantina del Museo ospita una selezione di vini provenienti dalle migliori cantine dell’Alto Adige e lo shop è a disposizione per qualche acquisto. Le visite con degustazione si svolgono il giovedì alle 10:30.
Inoltre degustazioni su richiesta possono essere organizzate per gruppi dalle 5 persone in su.
Tutte le info e i contatti sono reperibili facilmente sul sito ufficiale.
Com’è strutturato il Museo?
Il percorso è libero, con indicazioni che lo guidano e si snoda attraverso diverse sale.
Queste sale ospitano quella che è la mostra permanente in cui si possono trovare attrezzi, utensili storici, boccali, recipienti, ceramiche, testimonianze delle tradizioni legate al vino nel corso del tempo e raffigurazioni religiose.
Non manca l’officina del bottaio completamente arredata e tutto è raccontato da apposite descrizioni.
La sala in cui è presente il torchio è caratterizzata da una volta a crociera del 1693.
Il Museo ha anche ricavato una piccola sala dove fermarsi a guardare dei video con approfondimenti, interviste e testimonianze.
Scendendo si trova la cantina sotterranea ed è qui che si svolgono le degustazioni dei vini dell’Alto Adige.
Il Museo, che ha concluso nel 2020 un progetto di due anni di ricerca e classificazione è sempre alla ricerca di materiale per arricchire la sua collezione.
E in alcuni periodi propone anche delle mostre temporanee.
Il Percorso istruttivo esterno
Una porta dalla prima sala che si incontra entrando fa accedere al Percorso istruttivo esterno. Nel vigneto di proprietà del Museo, che guida attraverso le diverse tipologie di vigneti e di sistemi di allevamento.
Un modo per vedere diverse varietà di uva autoctone e antiche. Come la Fraulerer, di cui abbiamo parlato qui o la Blatterle, che avrei voluto degustare nella stessa occasione.
Una grande mappa indica le diverse pergole corrispondenti alle varie zone del percorso.
E invece dei cartelli informativi le varietà delle vigne presenti.
Ho apprezzato molto questo itinerario, che nella sua semplicità permette di visualizzare e fissare nella mente tipologie che spesso si leggono solo sui libri. Di cui talvolta non si ha alcuna idea della corrispondenza nel concreto.
E di toccare con mano il ciclo della vite.
Ancora più utile visitarlo quando i grappoli sono belli maturi o nel periodo dell’invaiatura.
Per cogliere le differenze tra le diverse varietà e fissarle nella mente. Magari aiutandosi con qualche foto.
Tornerei volentieri in in altro periodo.
Vi consiglio la visita?
Assolutamente sì. Il Museo Provinciale del Vino di Caldaro è una piccola chicca per gli amanti del vino, ma è adatto anche a chi è semplicemente curioso e ha voglia di scoprire qualcosa di nuovo.
Si tratta però sempre di un piccolo museo, quindi l’affluenza del momento può condizionare l’esperienza.
Trovarsi in visita in contemporanea con studentesche o gruppi numerosi, può non rendere piacevole l’esperienza come lo è stata per noi che l’abbiamo trovato praticamente vuoto.
Per i bambini volendo c’è un angolo disegno, che li può intrattenere nel caso non siano troppo interessati. Un’attenzione inaspettata, che ho apprezzato.
Se visitate il Museo del Vino in una bella giornata prendetevi un attimo per ammirare lago e vigneti dal percorso esterno.
Ultima cosa, essendo in pieno centro, non c’è parcheggio.
Quindi vi consiglio di lasciare la macchina nel piccolo parcheggio accanto alla Strada del Vino proprio al confine di Caldaro Paese.
Con una breve passeggiata raggiungerete in pochi minuti il Museo.
E voi avete già visitato il Museo Provinciale del Vino o lo farete? Ditemelo in un commento.
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A presto
Lara – In Vino Venustas