Un evento del vino per approfondire i vini delle diverse zone d’Abruzzo, confrontarli e immergersi nei sapori e nelle tradizioni locali

Rientrata ormai da qualche giorno dall’Abruzzo, vi racconto il mio caldo sabato di degustazioni a Enotirino. 

31 agosto 2024 prima edizione di Enotirino 

Ne abbiamo parlato qui e in un attimo ero già alla ricerca del Castello di Bussi su Tirino. Partenza in mattinata, pranzo tipico in un’osteria di Navelli, sistemati in camera a Capodacqua e via verso Bussi con il nostro biglietto per la fascia oraria delle 15:00. 

Navigatore (sempre) amico ed eccoci con altre macchine tra le vie del Borgo di Bussi sul Tirino. Prima indicazione di parcheggio, ma avendo visto su Instagram che sarebbero stati 3, si prosegue fino a trovare un gentile alpino pronto a indicarci la strada per arrivare direttamente al Castello.  

Controllo biglietti e si entra in Piazza Tirino. Prima foto: ore 15:42. 

Come da mappa food truck vicino all’ingresso del Castello, enoteca per l’acquisto dei vini dalla parte opposta e a pochi passi l’ingresso del Palazzo Franceschelli, con gli stand delle tipicità.  

E musica, tanta musica live da ascoltare seduti, mangiando qualcosa tra una degustazione e l’altra. Enotirino 2024 - Castello Bussi sul Tirino Musica live Enotirino 2024 - Piazza Tirino

Le degustazioni di Enotirino

La parte centrale dell’evento. I vini abruzzesi, divisi per zone vitivinicole come avevamo già visto qui, ai banchi d’assaggio nelle varie sale.

La mappa pubblicata sui social ha facilitato l’orientamento. Così come un semplice cartello sulla porta di ogni sala principale. Quello che era mancato a Vinaltum, ricordate? 

Varcato l’ingresso ecco il cortile interno con l’area podcast. E qualche seduta reduce dalla tavola rotonda. Comoda per una veloce pausa tra una sezione di assaggio e l’altra. 

Sulla destra le tre sale dedicate ai vini delle Colline Teatine. Da lì l’accesso alla zona esterna, l’Area Lounge, con dj set.

Fronte ingresso la scala per salire al secondo piano e approdare alla sala più bella, dedicata ai vini delle Colline Teramane, con accesso alla terrazza panoramica.

Comunicante la sala con Valle del Tirino e Peligna, rappresentate da pochissime cantine. Enotirino 2024 - sala degustazioni

Però il mio giro sulla carta partiva da Casauria e Colline Pescaresi. Quindi fronte ingresso, in fondo al cortile interno. Proseguendo con le altre già citate, in un ordine, che alla fine ho mantenuto.  

Prima vini bianchi, Trebbiano e Pecorino per lo più, poi Cerasuolo e infine qualche Montepulciano.  

Per quanto preferisca degustare bianchi, che mi permettono di spaziare maggiormente tra colori, intensità e profumi, con i vini d’Abruzzo l’attenzione si spostava verso i rossi.

La giornata caldissima però non era l’atmosfera ideale per degustare tanti profondi e intensi Montepulciano. E così sono stati i protagonisti dei calici finali. 

Qualche considerazione generale

Spazi ideali da gestire in poche ore, non troppo dispersivi. Quindi facilissimo fare una prima fase di degustazione e tornare più tardi per una seconda o volendo, anche una terza.  

Sale non troppo affollate. Merito probabilmente degli ingressi a fasce orarie o semplicemente del giusto numero di biglietti venduti. Terminati con le prevendite, infatti il 31 non è stata aperta la biglietteria.  

Non molto luminose, ma tipico dei castelli. Nemmeno climatizzate, però con porte e finestre aperte, la temperatura era buona 

Più luminose le sale del Palazzo Franceschelli dove erano allestiti gli stand delle tipicità.

Segnalo Fattoria Valle Magica con i suoi salumi di suino nero.  Impossibile non acquistarne alcuni dopo averli degustati. Fattoria Valle Magica - Salumi da maiale nero d'Abruzzo, tipicità Enotirino Gran Sasso Riserva Taberna Imperiale, tipicità Enotirino

Interessante anche la Taberna Imperiale con il suo Gran Sasso Riserva. Una sorta di parmigiano da latte crudo di pecora, con stagionatura oltre 30 mesi. Che più stagiona, più perde piccantezza ed esalta la sua tendenza dolce. Però non mi ha convinta così tanto da portarlo a casa.

Da una delle sale delle tipicità ecco l’accesso alla zona esterna dedicata alle masterclass.  

Tornando ai vini, ho apprezzato che la quasi totalità dei produttori fosse presente. Pochissime le cantine che hanno affidato le degustazioni a sommelier.  

Una di queste Emidio Pepe, nome che apriva la lista delle cantine presenti a questa prima edizione di Enotirino. E bottiglie contate aperte solo in ore specifiche.  

Forse una cantina talmente rappresentativa del territorio da non aver bisogno di essere degustata e raccontata? Forse, ma l’ho trovata una scelta poco felice.

Non mi sono fermata al banco d’assaggio, perché in queste occasioni preferisco confrontarmi con i produttori. Ma ho sentito la spiegazione data ad altri visitatori interessati, mentre ero alla postazione accanto.  

Tante le figure predisposte alla sicurezza e ai controlli nei punti di accesso. Continuo cambio di sputacchiere, ghiaccio in quantità e una bella atmosfera. Masterclass Enotirino

Le cantine che mi hanno colpita di più 

Entriamo nel vivo delle degustazioni.  

Per la zona Casauria interessante la proposta di Signora Luna. Cantina che segue i cicli lunari e una filosofia poco interventista per vini artigianali senza fronzoli.

Etichette pop e vini dai nomi accattivanti, come Strunz, il blend di Trebbiano, Malvasia, Pecorino e Pinot Grigio da uve di oltre 30 anni o il Pecorino in purezza Uatà da pergole abruzzesi di 40 anni.

E ancora Hula Hoop, Trebbiano e Pecorino, Pino il Grigio, il Pinot Grigio, Skin, l’orange da Trebbiano, Jep e il Vecchio Bisbetico i Montepulciano. Fermentazioni spontanee e diverse macerazioni.

Non pervenuto Nic Tartaglia. Banco d’assaggio vuoto al nostro arrivo, poco dopo non c’era più nemmeno il nome. Peccato, anche perché già anni fa al Pesaro Wine Festival, il suo stand fu lasciato in anticipo. Cantina Signora Luna Enotirino 2024

Per le Colline Pescaresi ne ho approfittato per assaggiare il Trebbiano pluripremiato Amorotti. Avrei voluto fare lo stesso con il Fosso Cancelli di Ciavolich, sempre Trebbiano, proprio nella postazione accanto, ma anche questa era vuota con un paio di bottiglie di Cerasuolo, altrettanto vuote.

Qualche assaggio da Podere della Torre, dove ho preferito il Pecorino. Tra le proposte in degustazione anche la Cococciola, autoctono scoperto anni fa all’Enoteca Regionale dell’Abruzzo in una tappa improvvisata durante un viaggio direzione Puglia. 

A proposito di Puglia, un bianco da Bombino, più frequente in quella regione, nella linea D’Eusanio DNA dell’azienda Agricola Chiusa Grande. Avrei voluto degustare anche i Vinosophia, ma non erano tra le proposte. Cantina D'Alesio Sciarr Enotirino 2024

Altra tappa restando in zona Colline Pescaresi da D’Alesio Sciarr, dove ci ha accolti il signor Lanfranco D’Alesio.

Un excursus in salita partendo da CloSciarr ultimo vino dell’azienda. Trebbiano IGT con Pecorino e Montonico, risposta alla difficile annata a causa della peronospora. Poi un assaggio di Pecorino Superiore e dell’unica bottiglia in degustazione di Trebbiano Superiore Riserva 2016.  

Questi nel giro bianchi, più tardi abbiamo continuato con il Cerasuolo e un invito in cantina per il lunedì mattina. Parlando era uscito il fatto che avessi contattato delle cantine per una visita, chiedendo ovviamente se fossero impegnate in vendemmia o se avessero disponibilità, ma senza ricevere risposte. 

Invito accettato, diventato un’esperienza unica, che merita un racconto a parte.  

Per le Colline Teramane invece una piacevole scoperta l’Azienda Agricola Barone Cornacchia, biologica da sempre. 

Due linee in degustazione : Casanova, la linea classica e Poggio Varano con Montepulciano in anfora e Trebbiano d’Abruzzo Macerato, progetto recente del 2019. Vini Barone Cornacchia Enotirino 2024 Vini Tenuta Trium Enotirino 2024

Altre degustazioni anche da Tenuta Trium, giovane azienda fondata da tre amici, con due annate di Trebbiano d’Abruzzo DOC 2022 e 2021 a confronto, più il Macerato 2022 prima. Cerasuolo e Montepulciano dopo.

E da Fattoria Nicodemi, che però non aveva i vini Cocciopesto in degustazione. Progetto iniziato nel 2017 con vinificazione di uve da pergole di oltre 50 anni in giare appunto di cocciopesto.  

Altra sala con Valle del Tirino e Peligna con solo 7 cantine.

Avevo segnato Inalto e si è rivelata una delle più interessanti dell’intera manifestazione. Vini d’altura a Ofena, in bottiglie numerate. Il Montepulciano Campo Affamato 2019 da un vigneto trentennale, quello che ho preferito tra i Montepulciano che ho degustato a Enotirino. 

Mancano le Colline Teatine dove abbiano fatto solo un paio di degustazioni da Cantine Spinelli. Vini cantina Inalto Enotirino 2024 Vini Cantine Spinelli Enotirino 2024

La Festa di Enotirino 2024

Alle 19:00 fuori tutti. Anzi, prima, perché alle 18:40 mi hanno impedito di passare da una sala all’altra al grido di “Stiamo per chiudere”. 

Senza senso, perché non era un ingresso e l’accesso alla sala dall’altra porta era libero. Infatti ho concluso la mia degustazione da Trium e così anche la mia esperienza a Enotirino.  

Non del tutto però, perché alle 19:00 iniziava la Festa di Enotirino al Parco della Quercia Rossa.  

Perciò ci siamo subito spostati lì. E aggiungo per fortuna, perché c’era già gente, in pochissimo si è creata una fila lunghissima e i posti a sedere nelle tavolate erano praticamente esauriti.  

Postazione food gestita dalla pro loco con chitarra ai gamberi, gamberi in purgatorio, arrosticini e bruschette.

Qualche problema di tempistica, perché la chitarra è rimasta sul vassoio ad aspettare che arrivasse il resto, diventando una pasta fredda. Peccato, perché era buonissima.  Festa di Enotirino 2024 Parco della Quercia Rossa

Altra cosa l’enoteca dove acquistare i vini da bere per la cena o da portare a casa non era ancora allestita, perché era la stessa del Castello.

Quindi non c’era vino. Né da bere, né da acquistare. Io ho concluso con l’acqua come avrei fatto comunque dopo un pomeriggio di degustazioni, mentre il mio compagno ha preso un calice al locale di fronte.  

Piccoli problemi da prima edizione, che sicuramente verranno messi a punto per la prossima. E poi ricordiamolo, la festa era un in più aperto a tutti, non l’evento per cui si pagava il biglietto.  

Nel giro di poco è iniziata anche la musica con l’omaggio a Vasco Rossi e la fila per il cibo si è notevolmente allungata. Ma noi avevamo già dato.

Enotirino 2024 in conclusione

Davvero un bell’evento del vino! Ben organizzato, giuste dimensioni, non troppo affollato, vini di qualità e belli i luoghi scelti per ospitarlo. 

Costo irrisorio rispetto a tanti altri eventi del vino, in più, acquistando i biglietti in anticipo, erano attivi diversi codici sconto, quindi davvero più che accessibile.  Castello Bussi sul Tirino - Terrazza

Tanto che secondo me per la prossima edizione un piccolo aumento sarebbe consono

Nei miei racconti ci tengo sempre a raccontare l’esperienza per com’è stata nei suoi vari aspetti. Anche minori e anche meno felici. 

Credo sia utile per chi legge pensando di partecipare all’edizione in arrivo. Oggi troppo spesso tutto è dipinto come meraviglioso solo per creare contenuti di effetto e attrarre consensi.

E poi spesso vivere la stessa esperienza di persona è ben diverso. Che sia un evento, un ristorante, un’enoteca o qualsiasi altra cosa.  

Ci tengo soprattutto per chi come me si sposta e rimane qualche giorno nei luoghi dell’evento, investendo tempo e risorse.  Interno ingresso Enotirino 2024

Quindi sì, Enotirino consigliato per l’edizione 2025!

Un’occasione poi per scoprire una parte d’Italia non così turistica e non tra le mete più gettonate. Anche se ad esempio Lago di Capodacqua e Rocca Calascio stanno attirando parecchio.

Noi con dispiacere abbiamo saltato il primo, perché viste le giornate calde un’ora e mezza su un’imbarcazione senza protezione non faceva per noi, ma siamo stati alla Rocca. Ben organizzata con navetta nel weekend per chi non vuole fare tutta la salita chiusa al traffico. 

Lato visite in cantina più scarno del previsto, dato che, come ho già detto, le aziende che avevo contattato non mi hanno risposto.

Ma presto vi racconterò la splendida esperienza da D’Alesio Sciarr. Lago di Capodacqua Rocca Calascio

Se avete partecipato a Enotirino 2024 ditemi la vostra o consigliatemi il vostro evento preferito in questa estate 2024. Lo segnerò per la prossima! 

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A presto  

Lara – In Vino Venustas

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