In una settimana che vede le Anteprime toscane in evidenza, ecco che il Sangiovese continua ad essere protagonista, ma sposta l’ attenzione su Faenza e Vini ad arte 2020. Al grido di “Quando il sangiovese è un capolavoro” a Casa Spadoni domenica 23 e lunedì 24 quasi sessanta cantine dell’ eccellenza vinicola dell’ Emilia Romagna presenteranno le loro nuove annate. Romagna e sangiovese come ricorda la canzone, sicuramente binomio indissolubile. Ma non solo, perchè anche l’ Albana dirà la sua e proprio su questo voglio soffermarmi oggi.
Voi lo conoscete? Fino a poco tempo fa lo associavo al vino dolce che qui in Romagna appunto, a volte servono a fine pasto con il ciambellone. A casa come nei ristoranti, spesso stucchevole e di qualità discutibile. In realtà è molto di più!
L’ albana infatti è un vitigno coltivato nelle zone di Bologna, Ravenna e Forlì Cesena. Ed è il primo vitigno a bacca bianca che ha ottenuto il riconoscimento DOCG nel 1987 come Albana di Romagna. Dal 2011 invece si parla di Romagna Albana DOCG. Le tipologie consentite, oltre alle più note Dolce e Passito, comprendono anche Passito Riserva, Amabile e Secco.
Andiamo per ordine. L’ Albana Secco è il primo. Un vino bianco per capirci, che si può abbinare a tutto pasto. L’ Albana Amabile invece si avvicina più alla versione Dolce, perchè la precede per quantitativo di zuccheri. L’ Albana Passito è ottenuto, come suggerisce il nome stesso, da uve che hanno subito una fase di appassimento.
Ma è con l’ Albana Passito Riserva che si raggiunge la punta dell’ iceberg della dolcezza. Si tratta di un vino caratterizzato dalle note date dalla muffa nobile, la Botrytis Cinerea. Per questa tipologia, il Disciplinare di produzione impone che le uve da cui si ottiene siano appassite in pianta attaccate da Botrytis. Questa muffa nobile infatti fa evaporare l’ acqua, concentra le sostanze estrattive, trasforma alcune componenti e produce glicerina, regalando un gusto e un naso decisamente intensi e unici. Tipica dei Sauternes francesi, dei Tokaji unghereisi o dei tedeschi Trockenbeerenauslese, dona particolarità alla produzione vinicola romagnola.
Un albana molto diverso dalla mia prima associazione, non trovate?!?
Sono molto curiosa di scoprire quali vini i produttori porteranno per i banchi d’ assaggio, che dopo un’ anteprima riservata alla stampa, nel pomeriggio di domenica saranno aperti al pubblico dalle 15.00 alle 19.30. Costo di 15,00 euro compresi calici e portacalici, con la possibilità di vincere una delle 10 visite con degustazione in cantina previste da sorteggiare. Bonus di 5,00 euro poi per chi entro domenica 23 febbraio avrà acquistato una bottiglia di vino romagnolo DOP in uno dei 50 locali di Faenza che partecipano all’ iniziativa “Aspettando Vini ad Arte”.
Lunedì 24 invece giornata dedicata ad Ho.Re.Ca. con l’ interessante focus “…E l’ arte nel cibo!”. Vere e proprie isole di gusto per valorizzare i prodotti tipici e dare utili spunti a ristoratori e distributori per il wine & food pairing. Sicuramente mi avrebbe fatto piacere trovarlo anche domenica, giorno in cui sarò presente e Vini ad arte coinciderà con una tappa di Carta Canta. Il concorso che premia i locali con una carta dei vini in grado di rappresentare al meglio la Romagna vinicola.
Attività diverse invece sono state pensate per la domenica. Alle 16.00 ci sarà la Finale del Master Sangiovese in collaborazione con AIS e in serata, su prenotazione, una cena gourmet con tre grandi Chef, i produttori e i loro vini. Cena aperta a tutti, al costo di 65,00 euro. Coinvolge la città di Faenza anche l’ iniziativa Passeggiata con Degustazione, che evita la guida ai partecipanti e offre loro uno sconto sul biglietto d’ ingresso.
Una veloce panoramica che vi ho proposto riassumendo il programma dell’ evento. Sarà senza dubbio un pomeriggio di assaggi interessanti, che come sempre sto cercando di organizzare, facendomi un’ idea delle aziende che non conosco grazie ai loro siti. A tal proposit,o per la prossima edizione, propongo a Vini ad Arte di inserirli già cliccabili nell’ elenco sul sito, in modo da facilitare un eventuale approfondimento.
Per concludere una domanda per voi: Quale cantina, che parteciperà a Vini ad Arte non devo perdere?
Fatemi sapere quali sono le vostre aziende del cuore e ascolterò volentieri i vostri suggerimenti.
Intanto vi aspetto anche su Instagram, o se preferite su FB, in attesa di ritrovarvi qui per il prossimo articolo!
A presto
Lara
*foto e loghi dell’ evento dal web – grappolo di albana da Enoteca Regionale Emilia Romagna
– Purtroppo la situazione di incertezza creatasi proprio in concomitanza con lo svolgersi dell’ evento, ha portato me a non partecipare e l’ organizzazione stessa ad annullare la giornata di lunedì. Al prossimo anno Vini ad Arte! –