Come l’Intelligenza Artificiale è diventata una mia alleata quotidiana e come può aiutare il settore vitivinicolo 

Poco più di un anno fa l’AI (AI da Artificial Intelligence o IA Intelligenza Artificiale all’italiana) per me era un concetto astratto collegato a immagini iper realistiche, ma artificiali. Tutto è cambiato dopo un workshop di due giorni, che mi ha aperto gli occhi sulle sue vere potenzialità. 

Così a fine novembre 2023 ho acquistato in anteprima il corso di Luca La Mesa “AI per il Social Media Marketing” e a febbraio 2024 il corso “AI Fist” di Marco Montemagno.

Stavolta, invece di perdermi nel perfezionismo digitale come spesso mi capita, ho deciso di applicare subito ciò che imparavo. 

A distanza di dodici mesi, l’AI è diventata una compagna fidata, che mi aiuta soprattutto nell’organizzazione del tempo, nel brainstorming creativo e nella revisione dei miei testi.  

In questo articolo, voglio condividere il mio percorso, scoperte e riflessioni, con uno sguardo al settore vitivinicolo.

Le aziende del vino infatti possono trarre enormi vantaggi dall’AI per ottimizzare risorse, lavoro e risultati. Ignorare questa opportunità potrebbe rivelarsi un vero errore. 

Il mio percorso con l’AI

Da semplice curiosità a strumento essenziale nel mio lavoro, il passaggio è stato rapido. E io allo stesso modo sono passata da scettica a entusiasta.

Per evitare test casuali, ho preferito seguire subito esperti che già ne conoscevano pro e contro.  

Tra i due corsi seguiti, AI First di Montemagno per me si è rivelato il più utile, anche grazie agli aggiornamenti disponibili fino a oggi, nonostante l’acquisto fatto al primo lancio. Workshop AI First di Marco Montemagno

Ho imparato innanzitutto che l’AI va istruita: di per sé non sa nulla. È un mondo in evoluzione continua e oggi è già molto più ricco di informazioni rispetto a un anno fa. Proprio grazie ai dati che ogni giorno le forniamo. 

Un aspetto cruciale è personalizzarla, fornendole il maggior numero di informazioni e dettagli su chi siamo, cosa facciamo e cosa vogliamo. Più informazioni le diamo, più le risposte saranno in linea con le nostre esigenze. Ho seguito questo approccio e ho iniziato subito con piccoli esperimenti. 

Certo non è buona la prima, proprio perché bisogna trovare una connessione, se si vuole impostare un lavoro costante e coerente. E per farlo serve dimestichezza con i “promp”, i comandi che la indirizzano nella giusta direzione. Anche questi più sono dettagliati e precisi e più daranno risultati in linea con quello che cerchiamo. 

Sono tantissimi i modi in cui si può utilizzare l’AI e altrettanti gli scopi per cui farlo. 

Finora l’ho usata per migliorare organizzazione, produttività e creatività.  

La trovo incredibile per: 

  • gestione del tempo: mi aiuta a pianificare la giornata, stabilire le priorità e ridurre la procrastinazione 
  • brainstorming: organizza le mie tante idee confuse, mi aiuta a superare blocchi creativi e a fare chiarezza 
  • revisione testi: migliora la scrittura, ottimizzando le bozze di contenuti che le fornisco, suggerendo alternative stilistiche più efficaci 
  • cambiare punto di vista: permette di esplorare nuove strade e di valutare punti di vista diversi dai nostri, ma va guidata con i giusti prompt per evitare risposte troppo accondiscendenti. 

Anche nella vita quotidiana può sorprendere ed essere molto utile. Ad esempio, l’ho usata per calcolare se il furgone scelto per il trasloco di mia mamma, da Milano a Riccione, sarebbe stato abbastanza capiente per quello che doveva spostare. Il risultato? Inaspettatamente super preciso e confortante. 

I contro dell’AI

Ovviamente non ci sono solo pro, i contro sono tanti.  

Alcuni principali aspetti critici sono: 

  • privacy a rischio: i dati forniti all’AI vengono usati per migliorare i modelli, spesso senza che l’utente ne sia pienamente consapevole
  • inaffidabilità: in certi momenti l’AI può essere meno performante, fornendo risposte incoerenti o dimenticando informazioni già discusse. E per chi la usa come ricerca può restituire informazioni inesatte o inventate (dette allucinazioni)
  • impatto ambientale: i sistemi di raffreddamento dei server consumano enormi quantità di acqua, l’opposto di quello che serve oggi al nostro pianeta 
  • difficoltà nel distinguere contenuti reali da quelli generati: un problema che riguarda testi, immagini e persino identità digitali.

Bisogna quindi usare l’AI con consapevolezza e attenzione, impostando correttamente le preferenze di privacy, anche se più ne accettiamo, più l’AI funziona bene e ottimizzando le interazioni, così da evitare sprechi di risorse. 

Per questo cerco di usarla per quello che mi serve davvero, evitando richieste random solo per testarne l’efficienza.  

Ci si augura che diventando sempre più centrale, aumenteranno anche le regole e miglioreranno le normative. AI nel mondo del vino

AI e mondo del vino 

Dopo aver sperimentato in prima persona i benefici dell’AI, inevitabilmente ho iniziato a interrogarmi sulle applicazioni nel mondo del vino.  

Se da un lato alcune aziende la stanno già implementando, dall’altro persiste una certa resistenza, spesso dovuta alla scarsa informazione. 

Le potenzialità dell’AI nel vino sono enormi e riguardano: 

  • organizzazione e pianificazione: tutti i benefici di pianificazione e organizzazione di cui abbiamo parlato prima sono ovviamente applicabili anche alla realtà di una cantina
  • gestione dei vigneti: l’AI può analizzare dati provenienti da sensori, immagini satellitari e stazioni meteorologiche per ottimizzare irrigazione, fertilizzazione e protezione delle colture 
  • previsione della vendemmia: può fornire stime accurate sulla resa e qualità dell’uva basate su dati climatici e storici 
  • ottimizzazione della produzione: con l’AI si possono monitorare e controllare i processi di fermentazione, affinamento e imbottigliamento, garantendo una qualità costante 
  • marketing e vendita: l’AI può analizzare i dati dei clienti per personalizzare le offerte, migliorare l’esperienza di acquisto e aumentare le vendite. E fare ottime analisi di mercato preventive.  
  • gestione della cantina: può essere utilizzata per monitorare le condizioni di conservazione del vino, come temperatura e umidità per prevenire eventuali problemi 
  • assistenza clienti: chatbot vari, se ben addestrati, possono seguire i clienti in ogni fase del customer journey, svincolando risorse e fornendo assistenza precisa e utile. Ultimamente anche il Movimento Turismo del vino ha integrato il chatbot MTV nel sito per aiutare nella scelta delle attività

Chatbot MTV Movimento Turismo del VinoMolte aziende vitivinicole stanno iniziando a integrare l’AI, ma c’è ancora molta strada da fare.

Il settore può trarre enormi benefici da questa tecnologia, riducendo sprechi e ottimizzando ogni fase della produzione e distribuzione. 

Nei miei approfondimenti gratuiti, e volendo nelle consulenze, avremo modo di trattare anche il mondo dell’AI, che senza alcun dubbio può aiutare a a farsi trovare, scegliere e ricordare.  

Qui l’iscrizione alla newsletter dedicata agli approfondimenti per professionisti del vino.  

Sfide per un futuro con l’AI 

Naturalmente introdurre davvero l’AI nel settore vitivinicolo non è un’azione priva di sfide e di ostacoli.  

Alcuni possono essere:  

  • privacy e sicurezza: la gestione di grandi quantità di dati richiede attenzione e protezione adeguata. 
  • costi di implementazione: le soluzioni avanzate sono più onerose degli abbonamenti base utilizzati dai freelance. 
  • competenze specifiche: servono figure esperte per sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI, formate in modo adeguato. Dal 2 febbraio è obbligatoria la formazione sull’AI per società e pubbliche amministrazioni che la utilizzano (Art.4 AI Act)
  • impatto sull’occupazione: l’automazione potrebbe ridurre alcuni posti di lavoro e allo stesso tempo crearne di nuovi più specializzati.  

Nonostante le sfide, credo fermamente che l’AI sia un’opportunità straordinaria per ogni settore, compreso quello vitivinicolo.

Le aziende che sapranno coglierne i vantaggi avranno un vantaggio competitivo significativo. 

Il mio viaggio con l’AI è appena iniziato. Sono curiosa di vedere come questa tecnologia continuerà a evolversi e a rivoluzionare il nostro modo di lavorare e vivere. E di scoprire nuovi ambiti in cui la userò.

Per questo mi sono iscritta anche alla sfida gratuita di Montemagno iniziata oggi, nonostante abbia già seguito tutto il corso e ne abbia altri in programma per il 2025.

Perché c’è sempre qualcosa da imparare. AI First + sfida gratuita - corso sull'Intelligenza artificiale di Marco Montemagno

E voi? Avete già sperimentato con l’AI? Fatemi sapere la vostra esperienza! 

Poi ne parleremo ancora sicuramente. 

Per continuare insieme il viaggio nel mondo del vino, leggete anche: 

Restiamo in contatto! Seguite @invinovenustas su Instagram, iscrivetevi alla newsletter e scoprite qui le mie consulenze per il mondo del vino. 

A presto   

Lara – In vino venustas 

Lascia un commento